Luogo della memoria
Ex stabilimento enologico “Dentice di Frasso”Soggetto proponente
Associazione Culturale Teatro Menzatì ETSPartner
World Music Academy ETS, Primo Istituto Comprensivo di San Vito dei Normanni, Secondo Istituto Comprensivo di San Vito dei Normanni, Liceo Scientifico “L. Leo” di San Vito dei Normanni, IPSSS “Morvillo-Falcone” di San Vito dei Normanni.Descrizione
Progetto 9. L’ex stabilimento enologico “Dentice di Frasso”, oggi Ex Fadda, è un immobile di pregio dei primi del’900 che per la maestosità e la qualità delle linee architettoniche rappresenta uno dei pochi esempi di archeologia industriale superstiti in area messapica. La superficie coperta complessiva è di circa 4.000 mq, inseriti in un giardino di un ettaro nel centro urbano di San Vito dei Normanni (BR).
Teatro Menzatì, Materiale di Comunità. Come stiamo facendo Memorie, Comunità, Cambiamento.
Tipologia art.3 L.R. 10/2020
Temi
Migrazione/MarginalitàL’ex stabilimento enologico “Dentice di Frasso” è oggi ExFadda: un contenitore socio-culturale riconosciuto come uno dei maggiori centri di innovazione culturale e sociale d’Italia. Costruito nei primi anni del 1890 dal Principe di San Vito dei Normanni Luigi Dentice di Frasso, il complesso a metà degli anni ‘70 del ‘900 è stato acquistato dal Comune per scopi sociali.
Nei primi anni 2000 lo spazio viene aperto al pubblico. Dalla sua apertura ad oggi non sono mai state realizzate azioni di recupero e restituzione strutturata della memoria storica dello spazio, benché gli elementi a disposizione siano numerosi.
L’obiettivo principale del progetto è il recupero della memoria e del ricordo di fatti, fenomeni, esperienze e testimonianze di valenza storica e identitaria connesse all’ex stabilimento enologico: dalla monarchia (e dalla sua caduta) alla sua affermazione come centro sociale e culturale.
L’arco temporale su cui si muoverà il lavoro parte dal sistema dell’industria di inizio ‘900 legato ai grandi possedimenti agricoli e lo sfruttamento dei contadini da parte della famiglia principesca (di cui oggi ci sono ancora memorie orali conservate dagli anziani del paese), a cui seguì lo spopolamento dell’entroterra in seguito alla dismissione delle vecchie fabbriche e la concentrazione delle forze produttive nei grandi centri del Meridione, durante il boom economico degli anni ‘50/60’ del ‘900;
E arriva alla rifunzionalizzazione dello spazio tra fine anni ‘90 e primi anni 2000, come spazio culturale di innovazione sociale, che ha spinto numerosi giovani a decidere di tornare o restare per investire sul proprio territorio. L’apertura di ExFadda ha segnato un momento importante, perché ha permesso di capitalizzare una parte delle potenzialità (inespresse o espresse altrove) della popolazione giovanile, che è sempre andata fuori a cercare opportunità di lavoro e migliori condizioni di vita.
Il secondo obiettivo è la realizzazione di un percorso di ricerca realmente partecipativo, in linea con la vocazione di ExFadda, grazie al coinvolgimento attivo: di fasce diverse di popolazione locale, del Comune di San Vito dei Normanni, delle scuole partner, delle organizzazioni presenti nell’ExFadda, di artisti pugliesi, di storici locali.
L’idea è sperimentare strumenti di ingaggio della popolazione locale che possano essere replicati nell’ambito della valorizzazione di altri luoghi della memoria.
Il terzo obiettivo è la produzione di dispositivi di fruizione dei risultati del progetto, che siano accessibili a fasce di popolazione più difficili da raggiungere, innovativi rispetto al contesto (anche grazie all’uso di strumenti digitali) per la reale conservazione della memoria dei “luoghi”.
Il nostro progetto prevede 4 output:
- Un archivio fisico installato nell’area del teatro TEX;
- Una video installazione permanente, sempre a disposizione del pubblico;
- Una narrazione orale in forma di spettacolo dal vivo;
- Una pubblicazione con ISBN.
Il progetto si divide e si sviluppa in tre linee di azione:
- Estrazione di valore, attraverso la mappatura e raccolta delle diverse fonti scritte e orali presenti sul territorio;
- Raccolta e rielaborazione del materiale documentale raccolto, attraverso attività laboratoriali e con l’utilizzo di strumenti artistici;
- Diffusione dei risultati, in stretta sinergia con i partner di progetto.
1. Estrazione di valore: mappatura e studio delle numerose fonti presenti sul territorio, e nello specifico:
- gli archivi comunali;
- la biblioteca privata della famiglia Dentice di Frasso – all’interno del castello ancora abitato dalla famiglia;
- il materiale fotografico e video realizzato dalle organizzazioni presenti nell’ExFadda dal 2008 ad oggi;
- l’archivio privato di Marco Marraffa, fotografo storico di San Vito;
- incontri aperti alla cittadinanza, in collaborazione e con l’ausilio degli storici locali;
2. Raccolta e rielaborazione del materiale documentale raccolto, attraverso le attività laboratoriali:
- realizzazione di una video installazione permanente, a disposizione del pubblico che frequenta il luogo, da realizzarsi nell’ambito di un percorso PCTO, destinato agli studenti delle scuole superiori partner, tenuto da Raffaele Fiorella, artista visuale;
- realizzazione di un archivio consultabile (fisico e digitale) installato all’interno di TEX – Il teatro dell’ExFadda, da realizzarsi nell’ambito di un percorso PCTO, destinato agli studenti delle scuole superiori partner;
- una narrazione orale presentata in forma di spettacolo dal vivo (curata da Sara Bevilacqua, attrice brindisina), risultato di un modulo di scrittura per il teatro tenuto da Osvaldo Capraro nell’ambito della Scuola di teatro per ragazzi del TEX (in partenza a ottobre 2022);
- una pubblicazione con tutto il materiale raccolto, supervisionata dallo scrittore Marco Montanaro e edita dalla Casa Editrice Teatro Menzatì.