Un percorso di Teatro Pubblico Pugliese - Regione Puglia

Luogo della memoria

Territorio cittadino comune di Candela e del Forno a Paglia

Soggetto proponente

L’isola che c’è ONLUS

Partner

Comune di Candela, Pro Loco Candela

Descrizione

Progetto 5. Le vie del Comune in cui si è consumato l’Eccidio e dove sono ancora presenti edifici reali che riportano alla memoria collettiva dei fatti e luoghi simbolici come il forno a paglia, unico esemplare ancora funzionante nella Capitanata. Il percorso cittadino ricalca i luoghi, reali e quelli simbolici dell’eccidio, per restituirne la memoria alla collettività.

L’isola che c’è, E insieme stiamo camminando. Come stiamo facendo Memorie, come stiamo facendo Comunità, come stiamo facendo Cambiamento.

Tipologia art.3 L.R. 10/2020

spazio fisico all’interno del quale sono presenti segni visibili e rilevanti, elementi materiali o simbolici che consentano di approfondire e diffondere la conoscenza, l’analisi critica e la riflessione sui fatti, sugli eventi e sui processi storici di particolare rilievo che hanno interessato il territorio regionale nell’età contemporanea, con particolare riferimento al novecento

Temi

Pace/Conflitti Sociali Diseguaglianze economiche e sociali

Il progetto intende riportare alla memoria il valore storico e sociale dei fatti legati alle rivendicazioni contadine di inizio ‘900 nella Capitanata e alle loro conseguenze. L’obiettivo generale di Indelebile è la condivisione della memoria degli avvenimenti e delle storie legate agli eccidi di inizio ‘900 e del loro valore nazionale, per una migliore comprensione del presente.

Il numero consistente di rivolte contadine e di eccidi perpetrati nel primo ‘900, sono un aspetto della storia spesso rimosso dalla memoria collettiva, ma di terribile attualità. Per questo gli obiettivi specifici, legati a quello generale sono:

  • divulgare la conoscenza degli eccidi nella Capitanata e del contesto storico che li ha prodotti;
  • radicare nei partecipanti una consapevolezza legata alla giustizia, e all’importanza di una società equa, attraverso un percorso emozionale e multisensoriale;
  • educare le nuove generazioni alla memoria come strumento per la comprensione del reale.

La città di Candela è stata lo scenario di uno degli eccidi più significativi (08/09/1902), e come tale ne porta ancora i segni nella toponomastica. Il progetto intende trasformare i luoghi dei fatti, (le vie del paese, le case delle vittime, etc), in un viaggio multisensoriale alla scoperta di questo e degli altri avvenuti in quel periodo.

La scelta di questo territorio è legata sia a eccezionali testimonianze fisiche delle condizioni economiche del tempo (es. forno a paglia), che al forte impatto degli eventi sulla storia della regione (intervento in Parlamento, di G. Giolitti). Il processo giudiziario che ne seguì, rappresenta infatti, uno dei punti di svolta per la revisione delle condizioni dei contadini.

La valorizzazione degli spazi pubblici del Comune di Candela è una scelta obbligata, perché gli eventi hanno avuto luogo li, nelle vie, nelle piazze. Alcune delle vittime sono state uccise mentre chiacchieravano davanti al portone di casa, altre mentre passeggiavano. Il paese e il suo territorio sono qui intesi come luogo di comunità violato e luogo simbolo di una ingiustizia sociale.

La memoria, legata al territorio, è e deve essere quindi, il punto di forza per un racconto che coinvolga tutti: l’eccidio di Candela infatti ci ricorda, come nessuno venne escluso dalla mattanza e come le sue conseguenze si ripercossero su tutta la cittadinanza. Per questo è importante rimarcare che le rivendicazioni di una parte, riguardano sempre e comunque tutta la comunità.

Il progetto intende trasmettere questo senso democratico di partecipazione e condivisione ai cittadini, ai turisti e alle nuove generazioni. La scelta di attività interattive e coinvolgenti, mira proprio alla presa di coscienza di questi fatti come “indelebili”. Il sacrificio delle vittime non deve restare relegato agli accadimenti del 1902, ma deve ricordare la necessità di una visione democratica, inclusiva e giusta della società odierna.

Fasi

  1. Divulgativa. Tre tavole rotonde in cui studiosi del ‘900 dell’Università di Foggia, con numerose pubblicazioni sui fatti in oggetto, e noti sindacalisti, dibatteranno su:
    A. Le condizioni sociali della popolazione nei primi anni del ‘900 nella Capitanata e le loro implicazioni socio-economiche;
    B. Le rivolte contadine e gli eccidi;
    C. Il cambiamento giuridico in merito al diritto del lavoro.
    Le tavole rotonde saranno aperte al dibattito con il pubblico, e offriranno una panoramica esaustiva sul fenomeno ad ampio spettro territoriale e temporale.
  2. Esperienziale. Nei luoghi dell’eccidio di Candela, nelle vie del paese, sarà allestito un itinerario emozionale e sensoriale, con la presenza di sagome raffiguranti i principali eventi e i suoi protagonisti. Lungo il percorso l’audio e le sagome, racconteranno in uno storytelling multisensoriale, i fatti pre e post eccidio e le storie, i volti, i nomi delle vite spezzate. Le voci, i suoni, la narrazione, avranno lo scopo di coinvolgere i partecipanti oltre l’aspetto cognitivo, e trasportarli in una dimensione esperienziale nella quale sarà restituita contemporaneità agli eventi. Il percorso sollecita l’udito, il tatto, la vista e l’immaginazione, oltre che l’aspetto emotivo. Durante il percorso, per una maggiore partecipazione, i visitatori potranno contribuire alla creazione di una “bacheca delle emozioni”, con video, audio, foto, che raccontino come, fatti così lontani nel tempo, siano in grado di toccarci e far riflettere. Scopo della bacheca è mostrare e valorizzare il senso di giustizia che appartiene al genere umano, e che ci permette di promuovere i valori democratici. Il percorso è pensato per scolaresche e gruppi di adulti. L’itinerario termina con la proiezione del docu-fictionL’eccidio di Candela, realizzato dall’Istituto Giannone Masi, nell’ambito del progetto Cinelab, del MIUR. Una ricostruzione fatta partendodai documenti e dagli atti processuali custoditi nell’Archivio di Stato di Foggia.
  3. Didattico/educativa. In questa fase del progetto saranno attivati i laboratori didattici per i visitatori adulti e per le scolaresche.

Azioni

Laboratorio sul grano: la vita contadina nei primi del ‘900 e le risorse del territorio. Laboratorio per adulti e scuole, volto alla conoscenza delle condizioni della popolazione della Capitanata nella prima metà del ‘900, e del valore economico e sociale del grano.

Laboratorio sulla democrazia: gioco di ruolo sull’importanza delle conquiste democratiche, partendo dai principi della costituzione. Laboratorio per studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Laboratorio sulle immagini della memoria: attività per studenti delle secondarie di 1 e 2 grado basato sui documenti fotografici, manifesti e locandine del tempo, per ricostruire e far vivere una realtà drammaticamente attuale.
Sarà creata una banca dati informatica che conterrà documenti e foto del tempo, donati dagli archivi familiari del territorio.

Attività prevalenti

la promozione di iniziative culturali, didattiche e formative rivolte alla popolazione, con particolare riguardo alle giovani generazioni, anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, con le università, con le associazioni e fondazioni culturali e con le realtà impegnate nella diffusione dei valori democratici
la conservazione, il restauro, la valorizzazione dei “Luoghi della memoria” e degli archivi storici, pubblici o privati, al fine di renderli accessibili al pubblico e di potervi svolgere un’attività continuativa di ricerca, di divulgazione e di realizzazione di iniziative culturali
la realizzazione di itinerari storico-didattici e architettonici riguardanti la memoria dell’età contemporanea, con particolare attenzione alla storia del novecento

Durata del progetto

dal 15/11/2022 al 15/05/2023