Un percorso di Teatro Pubblico Pugliese - Regione Puglia

Luogo della memoria

Archivio Storico dell’Anpi della provincia di Bari

Soggetto proponente

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Comitato provinciale di Bari

Partner

Archivio di Stato di Bari, Dipartimento di scienze politiche – Università degli Studi di Bari, Dipartimento di Innovazione e ricerca umanistica – Università degli Studi di Bari, Liceo Classico Statale «Socrate», Bari

Descrizione

Progetto 4. L’archivio storico dell’Anpi Bari si trova nella Fondazione Di Vagno a Conversano. Un convenzione stabilisce la proprietà dell’Anpi e il ruolo della Fondazione nell’assicurare la fruizione pubblica. L’archivio consta di 95 buste su 8,5 metri lineari. 20 faldoni conservano 1.170 unità archivistiche dei fascicoli nominativi dei partigiani di Bari e provincia. Le altre buste documentano l’attività associativa dal 1946: congressi, manifestazioni, corrispondenza, prese di posizione.

ANPI, Finché le forze basteranno, Come stiamo facendo Memorie, come stiamo facendo Comunità, come stiamo facendo Cambiamento.

L'evento del 24 5 23

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Tipologia art.3 L.R. 10/2020

sede di archivi storici e centri di documentazione, pubblici e privati, che conservano e gestiscono sul territorio regionale il patrimonio documentale e archivistico relativo all’età contemporanea, con particolare riferimento alla storia del novecento

Temi

Pace/Conflitti Sociali

Le 1.170 unità su partigiani e partigiane di Bari e provincia custodite nell’archivio storico dell’Anpi di Bari costituiscono un prezioso patrimonio documentale che testimonia la partecipazione di uomini e donne del territorio alla guerra di Liberazione.

La serie archivistica, particolarmente ricca nel caso della città di Bari (492 unità), di comuni come Altamura (46), delle buste Cassano Conversano Castellana (55), Gioia Giovinazzo Gravina Grumo (89), Palo Polignano Putignano Rutigliano (77), Ruvo Sannicandro Sammichele Santeramo (78), è parzialmente ordinata e necessita di riordinamento, schedatura ed inventariazione.

Gli obiettivi del progetto sono rivolti in modo specifico alla valorizzazione di questa sezione del complesso archivistico, fonte di studio per ricostruire le biografie di quanti parteciparono alla Resistenza con l’obiettivo di porre fine al tragico conflitto in corso e conseguire una duratura pace.

In particolare ci si propone di:

a) redigere la schedatura e l’inventario, operazione che sarà affidata a un esperto archivista e a giovani operatori;

b) digitalizzare – a cura di impresa specializzata – una parte dei documenti secondo indici di particolare interesse (comune di nascita, formazione combattente di appartenenza ecc.) affidando a ulteriori progetti in continuità il compito di completare la digitalizzazione dell’intero archivio;

c) aggiornare una piattaforma web direttamente funzionale al progetto, per rendere accessibili e consultabili l’inventario e i documenti digitalizzati e assicurare la permanenza e il funzionamento nel tempo della piattaforma stessa;

d) d’intesa con i partner sopra indicati, e con eventuali altri disponibili a intervenire in corso d’opera, attuare le prime forme di consultazione guidata e finalizzata alla ricerca, con il coinvolgimento di gruppi di studenti sia di scuola media di 2° grado, sia di dipartimenti universitari, gettando così le basi per una relazione continuativa fra l’archivio, il pubblico, e le istituzioni formative (che possano estendersi in futuro a percorsi di formazione-lavoro per quanto riguarda la scuola, a seminari, elaborazione di tesi di laurea, dottorati di ricerca nel caso dell’Università);

e) produrre una adeguata comunicazione sul percorso progettuale (conferenza stampa, convegno conclusivo, stampa di un fascicolo, uso della pagina web e dei social).

Chiamata a contratto di due giovani operatori e nomina del responsabile del lavoro di riordino e digitalizzazione, nella persona della dottoressa Eugenia Vantaggiato, già direttrice dell’Archivio di Stato di Bari e dirigente del Mibact di Puglia e Basilicata (attuale Mic), nonché coordinatrice del primo riordino dell’archivio in oggetto, effettuato nel 2021.

Aggiornamento della piattaforma web Anpi dedicata alla registrazione e consultazione online dell’inventario, dei contenuti dei fascicoli e dei documenti riprodotti, con possibilità di scaricarli ed esportarli.

Consegna delle schede interessate, previa autorizzazione della Soprintendenza archivistica, a una azienda specializzata (comunque già convenzionata con la Fondazione Di Vagno e in possesso di autorizzazione) che procederà in sicurezza alla digitalizzazione dei documenti e li riconsegnerà all’Anpi nella sede della fondazione. Il lavoro sarà adeguato agli standard di descrizione archivistica.

Coinvolgimento di studenti sia nella fase di riordino, sia ad azione conclusa, per illustrare finalità, metodi e procedure del lavoro archivistico.

Laboratori con studenti di istituti scolastici e dipartimenti universitari finalizzati a esperimenti di ricerca sulle biografie partigiane secondo indici di interesse plurimi: consistenza dell’apporto quantitativo dato dai singoli territori, professioni e classi sociali di appartenenza, presenza delle donne, appartenenza alle singole formazioni combattenti, politiche e apolitiche, partecipazione alla guerra di Liberazione in Italia o all’Estero, titoli di riconoscimento attribuiti (partigiano combattente, patriota…), decorazioni eventualmente attribuite, casi di deportazione nei lager nazisti, vicende dei partigiani caduti in combattimento.

Comunicazione sugli sviluppi del progetto, in corso d’opera e in conclusione (conferenza stampa di presentazione e convegno finale di bilancio, stampa di materiale, produzione di un video didattico, uso del sito web per intervento nelle pagine social e per la creazione di pagine social intestate all’archivio dell’Anpi, con riferimento al progetto e al ruolo svolto dalla Regione Puglia e dal Teatro Pubblico Pugliese).

Attività prevalenti

lo studio, la ricerca, la raccolta di testimonianze, in ogni forma e linguaggio, e la loro diffusione, riguardanti l’età contemporanea, con particolare riferimento al novecento
la promozione di iniziative culturali, didattiche e formative rivolte alla popolazione, con particolare riguardo alle giovani generazioni, anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, con le università, con le associazioni e fondazioni culturali e con le realtà impegnate nella diffusione dei valori democratici
la conservazione, il restauro, la valorizzazione dei “Luoghi della memoria” e degli archivi storici, pubblici o privati, al fine di renderli accessibili al pubblico e di potervi svolgere un’attività continuativa di ricerca, di divulgazione e di realizzazione di iniziative culturali
il sostegno alla realizzazione di strumenti informatici e dei necessari processi di digitalizzazione, per favorire la più ampia e gratuita diffusione al pubblico degli esiti degli interventi e delle attività svolte in attuazione della presente legge

Durata del progetto

dal 1/10/2022 al 31/5/2023