Un percorso di Teatro Pubblico Pugliese - Regione Puglia

Luogo della memoria

Archivio del Teatro Koreja

Soggetto proponente

Koreja soc. coop. impresa sociale

Partner

Descrizione

Progetto 12. L’Archivio del Teatro Koreja raccoglie la documentazione prodotta in quasi quaranta anni di attività. È un fondo complesso e variegato che offre, a chi voglia esplorarlo, materiali utili per la ricostruzione di un tassello fondamentale della storia teatrale e culturale in questo lembo di terra tra due mari. Un tassello che si è creato in Salento ma che va a comporre il mosaico di una storia dai confini molto più ampi.

Nel 2007 la Soprintendenza Archivistica per la Puglia e Basilicata ha dichiarato, ai sensi della legge 42/2004, l’Archivio di “interesse storico particolarmente importante”. Nel 2015 Koreja ha, inoltre, prodotto l’inventario informatizzato del proprio fondo, disponibile sul portale ministeriale SIUSA.

Cantieri Teatrali Koreja, Con un archivio disarchiviato. Come stiamo facendo Memorie, come stiamo facendo Comunità, come stiamo facendo Cambiamento.

Contributi online

Teatro Koreja, I luoghi della memoria

Tipologia art.3 L.R. 10/2020

sede di un ente che si occupa della cura scientifica, della gestione e della valorizzazione formativa e culturale dei “Luoghi della memoria”

Temi

Migrazione/Marginalità

Il progetto Un villaggio vivente nella memoria si pone come obiettivi principali la promozione, valorizzazione e fruizione di un archivio storico pugliese, all’interno del quale sono conservati fogli di sala, libretti, note di regia, materiali grafici, foto per la stampa, copie di rassegna stampa, ecc., documenti che consentono non solo di ricostruire la storia culturale di un Salento ancora marginale, sconosciuto e irraggiungibile, ma anche le vicende di una generazione, di ragazzi “di paese” che, dal nulla, hanno creato un’azienda culturale riconosciuta oggi in Italia e all’estero, nonché di avere un quadro complessivo della scena contemporanea, a partire dai primi anni ’80.

Scorrere le carte conservate in un archivio è un po’ come attraversare strade e vicoli di un villaggio che resta vivente nella memoria. Una memoria che è dell’individuo ma anche della comunità, che ci permette – se interrogata – di scoprire radici, di sentirci parte di una storia. Per questo il titolo del progetto si ispira ai versi di Ernesto De Martino “solo chi non ha un villaggio vivente nella memoria è un apolide / solo chi ha un villaggio vivente nella memoria è un cosmopolita”.

“Dialogare” con un archivio significa tanto contribuire alla creazione e costruzione della nostra immagine culturale, quanto costruire politiche culturali, soprattutto in un’epoca in cui abbiamo lasciato che le memorie “periferiche” sostituissero la nostra memoria umana, fatta di dati mescolati ad emozioni, immagini, pensieri, sentimenti, colori, suoni e odori impressi nella nostra mente.
Ciascun individuo è, infatti, un archivio che, fatto di carne e ossa, trattiene e custodisce queste memorie e il confronto con gli altri, con le altre storie e i diversi archivi viventi, nutre e vivifica il sapere condiviso. Quello con l’archivio diviene, quindi, un necessario “dialogo di paradossi”, la possibilità di dirottare il concetto stesso di archivio inteso come qualcosa di “dimenticabile”. Se un “caso archiviato” è chiuso in una scatola che non verrà più riaperta, il nostro intento è invece quello di dis-archiviare l’archivio: farlo parlare, metterlo in condivisione, in un discorrere ragionato che alimenta un senso profondo di ricerca storica, di comprensione del futuro mediante la raccolta e la conservazione di quello che è stato per dare spazio e sostanza a quello che sarà. Il progetto prevede la collaborazione con l’Università del Salento, il coinvolgimento di studenti universitari nelle varie azioni previste e, in ogni sua fase e attività, sarà curato dalla dott.ssa Maria Chiara Provenzano, assegnista di ricerca presso UniSalento e studiosa dell’Archivio del Teatro Koreja.
 
 
 

 

Con il progetto Un villaggio vivente nella memoria ci proponiamo di restituire alla memoria collettiva queste esperienze culturali attraverso specifiche azioni che dall’Archivio si tendano verso l’esterno per far sì che ritornino all’Archivio in forma di fruizione consapevole di un “bene culturale”. Pertanto le attività previste saranno specificamente di due tipi:

  • Dialoghi dell’Archivio: serie di sei incontri tematici in Archivio, guidati da carte, immagini e video che, unitamente alle voci dell’archivio “vivente”, disegneranno – volta per volta – un percorso narrativo, in dialogo con il pubblico che parteciperà al viaggio nella memoria. Ciascuno dei sei incontri vedrà la partecipazione di un ospite esterno – artista, esperto o studioso – che accompagnerà con la propria testimonianza il viaggio nella memoria. I relatori invitati saranno afferenti ai gruppi teatrali che negli stetti anni in cui Koreja muoveva i primi passi hanno segnato un cammino comune e/o analogo, intrecciando esperienze e vite (es. Cesar Brie, Silvia Ricciardelli, Laura Curino, Marco Paolini, Eugenio Barba, Gabriele Vacis, Teresa Ludovico, Marco Martinelli, Elena Bucci, Marco Sgrosso…).
  • Produzione di un video-documentario che ricostruisca – attraverso i documenti d’Archivio – i primi anni di attività del Teatro Koreja, a partire dalla fondazione del gruppo, nel 1983, sino alla acquisizione dell’ex opificio “Astoricchio & De Vitis”, divenuto nel 1997 la sede dei Cantieri Teatrali Koreja. Il prodotto audio-visivo permetterà la divulgazione di contenuti fino ad’ora rimasti dietro le quinte, la diffusione di una storia pugliese di impresa culturale nata ai margini di un Paese che usciva dagli Anni di Piombo, nella periferia socio-culturale a sud del Sud irraggiungibile e contadino che era il Salento negli anni ’80.Ulteriore occasione di promozione e valorizzazione dell’Archivio del Teatro Koreja come Luogo della/per la Memoria sarà un evento finale durante il quale la collettività sarà invitata alla prima visione del video-documentario prodotto, verrà raccontata l’esperienza dei Dialoghi dell’Archivio attraverso il coinvolgimento di alcuni ospiti relatori. L’evento finale si concluderà con uno spettacolo che verta sul tema della memoria del Novecento, attraverso il linguaggio del teatro.

Attività prevalenti

lo studio, la ricerca, la raccolta di testimonianze, in ogni forma e linguaggio, e la loro diffusione, riguardanti l’età contemporanea, con particolare riferimento al novecento
la promozione di iniziative culturali, didattiche e formative rivolte alla popolazione, con particolare riguardo alle giovani generazioni, anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, con le università, con le associazioni e fondazioni culturali e con le realtà impegnate nella diffusione dei valori democratici
la valorizzazione dei percorsi regionali legati ai “Luoghi della memoria”, finalizzati anche alla promozione del patrimonio culturale del territorio regionale
la conservazione, il restauro, la valorizzazione dei “Luoghi della memoria” e degli archivi storici, pubblici o privati, al fine di renderli accessibili al pubblico e di potervi svolgere un’attività continuativa di ricerca, di divulgazione e di realizzazione di iniziative culturali
la realizzazione di itinerari storico-didattici e architettonici riguardanti la memoria dell’età contemporanea, con particolare attenzione alla storia del novecento

Durata del progetto

15/11/2022 al 15/05/2023