Luogo della memoria
Laboratorio urbano Officine culturali già Scuola comunale serale di disegno "F. Spinelli"Soggetto proponente
Cooperativa sociale UlixesPartner
Argo Puglia Natura, Fablab Poliba, Comune di BitontoDescrizione
Progetto 11. La Fondazione raccoglie la memoria delle donne De Viti de Marco-Starace. Gli elementi architettonici e paesaggistici così come le attività che vi si svolgono (artigianato tessile tradizionale unito a sperimentazione e visione imprenditoriale) portano iscritta l’eredità delle fondatrici e traggono senso e valore dalla loro memoria.
Officine Culturali Ulixes, Apriamo le porte. Come stiamo facendo Memorie, come stiamo facendo Comunità, come stiamo facendo Cambiamento.
Tipologia art.3 L.R. 10/2020
Temi
Diseguaglianze economiche e socialiAlla base di questa proposta progettuale vi è la volontà di ridare giusta attenzione a un luogo che ha ristabilito un equilibrio sociale a una parte consistente della popolazione bitontina grazie all’assioma oggi perseguito dall’Agenda 2030 “Un’istruzione di qualità è la base per migliorare la vita delle persone e raggiungere lo sviluppo sostenibile” che rimarca un’ideale patriottico equalitario e sostenibile di un grande pensatore pugliese: Vincenzo Rogadeo.
La valorizzazione del luogo ‘Scuola di disegno’ in questo caso è anche vettore della valorizzazione dell’uomo, nella fattispecie Rogadeo, il quale conobbe Giuseppe Mazzini, del quale fu fervente ammiratore. Successivamente aderì al programma di Giuseppe Garibaldi. Fu primo governatore di Puglia, in virtù di questo incarico cercò di adoperarsi per il riscatto sociale ed economico del Sud Italia. Fu senatore del Regno d’Italia dal 1889 e sindaco della città di Bitonto nel 1870. Come sindaco della città promosse un “consorzio per oli tipici”, un “gabinetto di lettura” e una “scuola serale di disegno”.
Una scuola di specializzazione artigianale quella bitontina che è un unicum in provincia negli anni Settanta dell’Ottocento e che nonostante le guerre mondiali, il ventennio fascista ha saputo rinnovarsi fino alla seconda metà del Novecento contribuendo anche ad una diatriba ideologica – che restituisce dignità al pensiero artistico pugliese, spesso considerato periferico – tra il direttore Francesco Spinelli e l’artista Gennaro Somma, più giovane e vicino alle rivoluzioni meccanico- scientifico-ideologico dell’arte del Novecento. In sintesi, quest’ultimo chiedeva il commiato dal disegno e dall’ornato classici in favore dell’approdo alle nuove prospettive dell’estetica moderna, dell’arte al passo coi tempi, l’arte industriale. Spinelli no, era per il “Bello”, voleva “svegliare in qualche giovane privilegiato dalla natura la sacra scintilla del genio artistico”.
Obiettivi
1. Esplorare la storia del XIX e XX secolo bitontino con riferimento ad esempi similari di Scuole comunali serali in Puglia e in Italia
2. Contestualizzare il ruolo dell’istituzione scuola paritaria e per tutti e del suo impatto antropologico sociale ed economico che intreccia storia, economia, società e cultura.
3. Analizzare il ruolo dell’istruzione ‘superiore’ nel contesto comunale, regionale, nazionale.
4. Promuovere momenti di studio e di ricerca della storia artistico-architettonica- decorativa del Novecento a Bitonto e nella provincia di Bari finalizzato in un Convegno scientifico ospitato nel Laboratorio Urbano.
5. Analizzare il ruolo degli scalpellini e artigiani locali nelle esposizioni universali nazionali e il loro impatto.
6. Analizzare il ruolo della produzione artigianale e delle ‘arti e mestieri’ nell’economia locale del Novecento.
7. Realizzazione di piccoli oggetti artigianali in pietra locale e legno o 3d dal ‘vecchio’ e ‘nuovo’ design grazie alla collaborazione con il FabLab – Poliba
8. Produrre una pubblicazione agevole – argomento ad oggi inedito – fruibile da target diversi sul patrimonio artistico-culturale legato alla Scuola comunale.
9. Coinvolgere studenti, cittadini, visitatori in un tour “sensoriale” tra le produzioni proto-industriale del primo Novecento, restituendo riproduzioni tangibili di decorazioni e oggetti realizzati dagli scalpellini ed ebanisti della scuola di disegno in modo da coinvolgere anche l’utenza degli ipovedenti 10. trasferire competenze legate agli attrezzi artigiani del passato e alla trasformazione della materia prima attraverso laboratori didattici
11. Valorizzare e far conoscere ‘il luogo’ della scuola comunale di disegno oggi Laboratorio Urbano attraverso visite guidate ‘canoniche’ e ‘alternative’ con guidattori che nelle vesti di Rogadeo, Somma, Spinelli, Amendolaggine, Catucci raccontino il luogo.
12. Conoscere i luoghi legati alla produzione artistica della Scuola di disegno come il patrimonio della Comune di Bitonto che custodisce una serie di disegni e documenti legati alla Scuola, ad esempio: il cimitero monumentale bitontino, i palazzi storici che custodiscono decorazioni scultoree e pittoriche degli allievi della scuola bitontina.
13. Valorizzare e diffondere la conoscenza e riportare alla memoria il portato artistico-culturale di alcuni personaggi fortemente legati alla Scuola comunale (dalla fine dell’800 ai giorni nostri) oggi ancora poco conosciuti: Vincenzo Rogadeo, Francesco Spinelli, Gennaro Somma, Pantaleo Avellis, Antonio Amendolagine, Raffaele Catucci…
14. Animare il luogo con giochi interattivi al fine di coivolgere un pubblico più giovane con una escape room a tema da tenere in modalità semi-permanete alle Officine culturali, già scuola di disegno.
40 iniziative pubbliche: 24 visite guidate, 5 presentazioni di libro, 1 convegno, 1 workshop, 5 corsi di formazione per studenti, 1 escape room, 3 presentazioni dell’iniziativa presso le Accademie di Belle Arti di Foggia, Bari, Lecce.