Un percorso di Teatro Pubblico Pugliese - Regione Puglia

Luogo della memoria

Oasi Santa Maria degli Angeli. Ex-Convento dei Frati Minori Cappuccini

Soggetto proponente

Associazione Musicale "Tebaide d'Italia"

Partner

Lumia Art Foundation, Fraternità Vincenziana Tiberiade

Descrizione

Progetto 17. Il Convento dei Cappuccini ha svolto un ruolo centrale nella comunità fin dalla sua fondazione nel 1590. Conserva le tracce e i segni degli eventi del 900 nel suo refettorio e nella Chiesa data alle fiamme durante le epidemie di colera perché svolse la funzione di lazzaretto. Un secondo incendio nel 1973 provocò il crollo delle travature del soffitto.

Il convento ospita la comunità vincenziana Tiberiade che si occupa dell’ospitalità dei pellegrini. Suor Palmarita con grande tenacia è riuscita ha completare il recupero dell’intero convento e renderlo fruibile alla comunità come centro di aggregazione e valorizzazione culturale. Si svolgono lectio, eventi e indagini storico-scientifiche al fine di conservare la memoria storica del luogo.

Il convento, importante centro culturale, era sede di archivi e atti. Tutti i documenti relativi furono trasferiti assieme all’ordine. Si conservano preziosi volumi della biblioteca fra cui incunaboli e cinquecentine. Il patrimonio librario è gestito dalla Biblioteca del Comune di Massafra e alcuni volumi furono restaurati grazie ai fondi messi a disposizione dal Lions Club locale.

Tebaide d’Italia, Dalla penombra all’attenzione, Come stiamo facendo Memorie, come stiamo facendo Comunità, come stiamo facendo Cambiamento.

Tipologia art.3 L.R. 10/2020

spazio fisico all’interno del quale sono presenti segni visibili e rilevanti, elementi materiali o simbolici che consentano di approfondire e diffondere la conoscenza, l’analisi critica e la riflessione sui fatti, sugli eventi e sui processi storici di particolare rilievo che hanno interessato il territorio regionale nell’età contemporanea, con particolare riferimento al novecento
sede di archivi storici e centri di documentazione, pubblici e privati, che conservano e gestiscono sul territorio regionale il patrimonio documentale e archivistico relativo all’età contemporanea, con particolare riferimento alla storia del novecento
sede di un ente che si occupa della cura scientifica, della gestione e della valorizzazione formativa e culturale dei “Luoghi della memoria”

Temi

Ruolo delle donne nella storia del Novecento Migrazione/Marginalità Pace/Conflitti Sociali Diseguaglianze economiche e sociali

Il progetto denominato “Storie di uomini del Novecento” ha come obiettivo principale il recupero della memoria storica del territorio regionale della Puglia, in particolare della città di Massafra, in un arco temporale che va dell’unificazione del Regno d’Italia fino alla prima decade del 1900. Il fine è comprendere meglio la storia contemporanea e le sue dinamiche intrinseche facendo emergere le tematiche dei conflitti sociali, della marginalità, delle disuguaglianze e dell’immigrazione. Il processo di unificazione viene presentato dalla Storiografia moderna come un evento che si realizza grazie alle lotte dei patrioti italiani e alle azioni belliche dal Regno di Savoia. La Storia ufficiale ricollega tutta l’azione promotrice in una determinata area geografica, quella del Nord del paese descritta come una società moderna, avanzata e in pieno fermento culturale. Il sud del Paese appare povero, arretrato e ingabbiato dalle leggi feudali, pertanto incapace intellettualmente di concepire degli ideali di Unità Nazionale. Il Sud sembra subire l’Unificazione e la “Questione del Mezzogiorno”, che si apre come conseguenza della nascita del Regno avvalora tale interpretazione. La Storiografia moderna ufficiale ha un limite in quanto racconta le macro vicende trascurando le piccole realtà territoriali.

Il progetto intende modificare la metodologia di ricerca partendo dalle vite degli uomini, dai racconti degli anziani per giungere poi agli archivi parrocchiali e statali. Partendo dalla città di Massafra ciò che riscontriamo è un racconto diverso rispetto a quello canonico. Lo scopo è quello di far conoscere la storia locale e le vite degli uomini per far notare la complessità dell’interpretazione degli eventi. Gli anni in questione sono difficili per le province meridionali caratterizzate dal fenomeno del grande brigantaggio e il consolidamento della società contadina meridionale. Gli accadimenti ci permettono di spiegare: i fenomeni migrativi e la forza delle tradizioni popolari radicate come elementi identitari. Raccontare il 900 significa raccontare la storia di uomini come il garibaldino Saverio Fanelli, comandante della guardia nazionale, Don Matteo Pagliari, filoborbonico e filantropo che dona al paese i suoi averi per la costruzione del primo ospedale, i frati minori dei cappuccini che diffondevano gli ideali di unità nazionale e ancora i tanti divenuti briganti e dopo costretti a emigrare nelle Americhe. L’intento è quello di conservare la memoria storica del ceto contadino e dei giovani più intraprendenti che decisero di abbandonare il paese natale per cercare fortuna e lavoro al di là dal mare. Tanti intrapreso il viaggio imprimendo nella memoria il dialetto, le tradizioni, gli affetti e il suono della taranta. Tra gli esuli ritroviamo Sacco e Vanzetti o il mito di Rodolfo Valentino e tanti altri conterranei. L’attualità del progetto risiede nei meccanismi dell’immigrazione e della questione meridionale, argomenti attuali e irrisolti.

Le azioni previste per perseguire i fini progettuali sono divise in tre fasi: la prima riguarda la ricerca storica (studio e raccolta delle testimonianze con un’attenzione posta nei confronti delle fonti orali: filastrocche, canzoni tradizionali della società contadina). Alla guida della prima fase lo studioso Antonello Scaligina, docente di Storia e Letteratura Italiana, coadiuvato dal M° Cosimo Maraglino, direttore d’Orchestra e compositore. Il M° Maraglino avrà il compito di trascrivere le antiche melodie. Si riterrà conclusa con la stesura di un’opera storica organica composta dalle vicende, dalle biografie e dalla descrizione dei luoghi riservando ampio spazio alla vita quotidiana, alle tradizioni e alla musica popolare. La seconda fase ha come obiettivo la divulgazione dei risultati della ricerca storica e nella promozione del territorio. Lo scopo è quello di riappropriarsi della memoria storica locale, dei personaggi e nella riscoperta dei luoghi. In tanti ignorano le vicende e i concittadini illustri limitandosi a pronunciarne i nomi solo perché rientrano nella toponomastica delle vie e piazze. Il fine sarà perseguito attraverso una serie di iniziative tra le quali eventi letterari e spettacoli musicali, grazie alla sinergia con l’orchestra “Tebaide d’Italia”, istituita dalla stessa associazione musicale e alla Lumia Art Foundation. Veri e propri spettacoli inediti ideati per raccontare le vicende storiche della società contadina. Il primo spettacolo racconta la storia del medico Don Saverio Fanelli: Comandante delle guardie e dell’avvocato Don Matteo Pagliari. Racconta altresì le vicende del frate degli Alcantarini Padre Michele e di diversi giovani datisi alla macchia perché briganti. Storie diverse e tragiche narrate attraverso le donne: Maria Fedela Bruno, moglie del brigante Carmelo Franchino e sua madre Addolorata Mottolese per evitare una sorta di mitizzazione dei briganti. Il Regno d’Italia intraprese una forte politica repressiva e punitiva allo scopo di stanare e debellare il fenomeno perseguitando le famiglie e i protettori, molto spesso mezzadri e fattori costretti a dargli rifugio e cibo per paura di azioni violente. Lo spettacolo sarà impreziosito dall’esecuzione dei brani popolari della tradizione: pizziche e tarante con momenti più allegri di vita quotidiana e balli. Atro spettacolo verte invece sul tema dell’emigrazione presentato attraverso la musica classica-napoletana, quella cantata da Beniamino Gigli e dal tenore leccese Tito Schipa nelle Americhe. Il repertorio fornirà l’occasione per parlare dei tenori e musicisti illustri massafresi come Giuseppe Zaccometti, Stanislao Mastrobuono e il compositore e direttore d’orchestra Giovanni Losavio tutti attivi nei più prestigiosi teatri del mondo. La terza fase vuole contribuire alla restaurazione della Chiesa di Santa Maria degli Angeli, ultimo capitolo di una poderosa opera di recupero di tutta la struttura dell’ex convento devolvendo i ricavati degli eventi per tale scopo.

Attività prevalenti

lo studio, la ricerca, la raccolta di testimonianze, in ogni forma e linguaggio, e la loro diffusione, riguardanti l’età contemporanea, con particolare riferimento al novecento
la promozione di iniziative culturali, didattiche e formative rivolte alla popolazione, con particolare riguardo alle giovani generazioni, anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, con le università, con le associazioni e fondazioni culturali e con le realtà impegnate nella diffusione dei valori democratici
la realizzazione di itinerari storico-didattici e architettonici riguardanti la memoria dell’età contemporanea, con particolare attenzione alla storia del novecento

Durata del progetto

1/10/2022 al 31/05/2023